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Iniziativa del KKE per la Palestina. Lettera di D. Koutsoubas ai presidenti dei gruppi parlamentari dell'opposizione

Il Segretario Generale del Comitato Centrale e presidente del gruppo parlamentare del KKE, Dimitris Koutsoubas, ha inviato giovedì 22 maggio una lettera ai presidenti dei gruppi parlamentari dell'opposizione (ad eccezione dei fascisti del partito "Spartani") Dimitris Koutsoubas, alla luce dei drammatici sviluppi che sta vivendo il popolo palestinese a causa della brutalità dello Stato di Israele, nonostante le posizioni diverse esistenti tra i partiti politici, sulla base della decisione unanime del Parlamento greco del 2015 sul riconoscimento dello Stato palestinese.
Nella sua lettera, D. Koutsoubas ha proposto la redazione di un testo da inviare al governo greco affinché, in qualità di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, intraprenda iniziative concrete su questioni relative alle operazioni militari a Gaza, i corridoi umanitari, la condanna dei crimini di Israele e il riconoscimento dello Stato palestinese.
All'iniziativa del KKE hanno risposto positivamente il presidente di SYRIZA Socrates Famellos, il presidente del partito "Nuova Sinistra" Alexis Charitsis e la presidente del partito"Plefsi Eleftherias Zoi Konstantopoulou.
Il PASOK ha risposto negativamente (ovviamente per non compromettere la strategia di alleanza con lo Stato assassino di Israele) e ha dichiarato che prenderà iniziative con i partiti socialdemocratici europei. Negativa anche la risposta dei partiti "Elliniki Lisi" e "Niki".
La dichiarazione comune, formulata su iniziativa del KKE, è la seguente:
Il popolo palestinese sta vivendo momenti drammatici. Lo Stato e il governo di Israele stanno intensificando le operazioni militari nella Striscia di Gaza con l'obiettivo dichiarato di ripulirla dalla popolazione palestinese. In questo contesto, negano persino la fornitura di aiuti umanitari, mettendo il popolo palestinese di fronte alla minaccia della fame. L'annientamento parziale o totale di un popolo costituisce genocidio.
L'ONU ha avvertito che a Gaza migliaia di bambini rischiano di morire a causa della malnutrizione e della mancanza di medicinali. A Gaza, sotto gli occhi dell'umanità, si sta consumando un vero e proprio genocidio che ad oggi ha causato oltre 61.000 morti, 119.000 feriti e centinaia di migliaia di sfollati, nella stragrande maggioranza civili.
Ogni giorno e su vasta scala vengono commessi atti di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, in violazione di ogni concetto e disposizione del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e del diritto penale internazionale e in totale contrasto con i sentimenti dei popoli di tutto il mondo, tra cui il popolo greco, che da sempre esprime la sua solidarietà al popolo palestinese. Il Tribunale penale internazionale, di cui la Grecia è membro fondatore, ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Netanyahu per crimini internazionali.
Alla luce di tutti questi sviluppi critici, il governo greco non ha alcun diritto politico, giuridico e morale di giustificare e, in ultima analisi, sostenere questi crimini. Ha il dovere, anche in qualità di membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di intraprendere iniziative attive, urgenti e chiare per fermare il genocidio ai danni del popolo palestinese, affrontare la crisi umanitaria e riconoscere lo Stato palestinese con i confini del 1967 con capitale Gerusalemme Est.
I gruppi parlamentari firmatari, attraverso i loro presidenti, inviano al Primo Ministro e al Ministro degli Affari Esteri della Grecia una dichiarazione affinché intraprendano iniziative nelle seguenti direzioni:
- Cessare immediatamente tutte le operazioni militari dello Stato di Israele a Gaza e dichiarare una tregua.
- Che vengano immediatamente aperti tutti i corridoi umanitari per consentire l'invio immediato di aiuti, acqua, cibo, medicinali, materiale sanitario e medici, al fine di far fronte alla carestia che affligge i palestinesi.
- Il governo greco deve condannare in modo chiaro i crimini dello Stato di Israele contro il popolo palestinese, contro i lavoratori e i volontari, i medici e gli infermieri, alle organizzazioni umanitarie e alle missioni che cercano di portare aiuti e al personale umanitario delle Nazioni Unite.
- Il governo greco deve interrompere la cooperazione militare con lo Stato di Israele.
- Ad attuare immediatamente la risoluzione unanime del Parlamento Greco del 2015 e a riconoscere lo Stato palestinese con i confini del 1967 con capitale Gerusalemme Est.
- Sotto la responsabilità del Presidente del Parlamento Greco, deve essere invitato il Presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, a recarsi al Parlamento greco per informare il popolo greco sulla situazione nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi in generale.
26.05.2025